Un altro elemento di grande importanza, nella definizione della Qualità di un manufatto , dopo la Spontaneità Esecutiva, è a mio modo di vedere, l’ORIGINALITA’.
Cosa intendo dire con il termine originalità?
Questo parametro è definito dalla rimarchevole capacità dell’artista di interpretare/reinterpretare l’oggetto di sua creazione, pur all’interno del canone artistico tradizionale, codificato dalla storia di quello specifico oggetto rituale o d’uso.
Non si tratta quindi di creazione autonoma, fantasiosa, irrituale….bensì dell’espressione della capacità scultorea che sa vivificare ed innovare le forme tradizionali consolidate nella cultura della propria specifica etnia.
Arpa Mangbetu, Congo, ex Rockfeller coll. Un’altra Arpa Azande (Coll. privata, Modena, Italia) in: http://artidellemaninere.forumattivo.it/t284-azande-people-harp-uele-area-congo
Terreno favorevole al dispiegarsi di questa capacità sono in particolare gli oggetti d’uso, rituali o non, nei quali le possibilità espressive raggiungono il massimo grado di invenzione ed innovazione, basti pensare ad alcuni cucchiai, ovvero ai poggiatesta o altri manufatti ancora, come l’arpa Mangbetu del Met, N.Y.
Cucchiaio Lega, Congo, Coll. Marc et Denyse Ginzberg
Originale, pertanto, sta ad indicare l’esercizio creativo dell’artista che attraverso la propria manualità sa dispiegare una nuova energia plastica che rafforza e vivifica le forme tradizionali; sta ad indicare altresì, l’apprezzamento per una innovativa visione scultorea e plastica, destinata a perpetuare lo sviluppo delle forme artistiche tradizionali africane.
Un’attenta analisi critica, infatti, ha riconosciuto, nel corso dell’evoluzione della storia artistica dell’arte classica africana, importanti apporti artistici dovuti alle capacità ed all’originalità di ignoti, ma riconoscibili maestri, quali sono le produzioni di Buli per quanto attiene i Luba, ovvero a quel ristetto novero di sculture del British Museum, ad opera di un atelier Mumuye.
Poggiatesta Luba, Congo, Coll. Horstmann
(continua)